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La zona (ora sommersa) si estendeva da Nord del
lago a partire dal torrente Roncia nel punto
in cui interseca la strada
RN6, dove è situato il
centro 21 il più comodo da
raggiungere di tutte le opere fino alla
Piana delle
Fontanette, dove
nei pressi
della chiesa si trova un
ricovero (non visitabile in quanto chiuso),
e più in giù, affacciate sulla nuova diga, le 4 postazioni
della
batteria B3, fino ad arrivare
verso Sud al punto più alto del pianoro dove tra la seconda e la
terza vecchia diga sorge il
centro 18
a poche centinaia di metri dal
ponte rosso e dall'ex ospizio, dove la caserma Paolo Raccagni
ospitava il personale
che presidiava le varie opere del caposaldo.
Era affidata a questo caposaldo la difesa della zona
centrale dell'altipiano dove ora vi è il nuovo e più grande bacino
artificiale, zone defilate dal tiro nemico hanno dato la possibilità di
creare una barriera di insediamenti logistici articolati che
battevano
i siti strategici, ora sommersi dall'attuale lago
che si possono vedere nell'immagine soprastante.
E' possibile raggiungere le opere comodamente lasciando il vostro
mezzo al parcheggio della
Piana delle
Fontanette,
addirittura
si scorge la cupola del centro 21 dalla RN 6 passando con
l'autovettura, e dirigersi in basso parallelamente al
torrente Roncia, dove si incontra il
centro n° 20
e il centro
19 se non invaso dall'acqua, è necessario che la diga sia
vuota per poter
vedere il fosso anticarro, la
postazione 29, se vi
interessa visitare tutta l'area del fondale ora sommerso, potete
consultare l'album relativo i
ricordi sommersi.
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