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Le installazioni "Grillo" della
batteria del Paradiso
a fine anni '30
Lo scavo effettuato per
realizzare la diga negli anni '60 ha quasi del tutto eliminato la
struttura |
Realizzata ai primi del '900 a quota m. 2000 sul salto roccioso
che sormonta a settentrione la piana di
San Nicolao era la più
importante batteria corazzata del Moncenisio. La
struttura era composta da 2 piani fuori terra, completamente
infossati e protetti da un profondo trincerone di
13 metri di profondità che dava alloggio, oltre ad un presidio di
120 uomini con i vari magazzini logistici e
all'infermeria, a 6 installazioni a pozzo per pezzi da 149/35.
L'opera prende il nome "Paradiso" dal sito di ubicazione e veniva
rifornita in 3 modi: La strada
'Bivio
Forte Cassa - Batteria
Paradiso' quella più utilizzata, comoda ma più esposta
La strada 'Nicolao - Batteria Paradiso', defilata dal tiro nemico,
diretta, ma ben ripida e tortuosa La linea
Decauville, binari ferroviari che collegavano l'opera alla
teleferica 'Ferrera - passo delle
finestre'
Ciò che rimane
ora di questa
fortezza è veramente poco; fu distrutta
in seguito agli accordi post bellici del '47 e le macerie furono
per la maggior parte utilizzate, assieme a molto altro materiale,
per la realizzazione della muraglia di sbarramento dell'attuale
diga.
Rimane la guardiola dell'accesso alla struttura, ruderi, le prese
per aerazione sotterranea, la strada che collegava
la struttura alla
piana di San Nicolao in parte invasa dalle
macerie, e l'enorme cratere causato dallo
sbancamento avvenuto negli anni sessanta per ottenere il materiale
necessario alla
attuale
diga. Da non trascurare il ricordo
lasciato dai soldati tramite incisioni rupestri e una visita alla
teleferica
in caverna che riforniva la struttura dalla
Val Cenischia tramite
un salto di oltre 500 metri.
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Panorama 360° dalle alture ex forte Paradiso
Visita fotografica
(estate 2006)
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I ruderi di ciò che
rimane
(TOP) |
All'interno dello sbancamento |
Vista dello sbancamento
dall'alto direz. Est |
Scalinata di accesso al corpo di
guardia |
La guardiola del corpo di
guardia |
Arrivo alle batterie dalla
strada militare |
La struttura vista da Est col
Malamot di sfondo |
I blocchi di pietra cedono al
tempo |
Un altra vista particolareggiata |
Una finestra vista dall'interno |
Interno della piccola struttura |
La struttura vista da Est col
Giusalet di sfondo |
Copertura di una presa d'aria |
Struttura posata sopra un'altra
presa d'aria |
Parte superiore dell'opera
asportata |
La strada militare per la piana
S. Nicola |
Le firme dei soldati
sulle rocce circostanti
(TOP) |
Numerose sono le tracce "rupestri" di chi fu
comandato di presidio alle batterie Paradiso.
Si trovano quasi tutte nei pressi della
guardiola, precisamente pochi metri ad Est della stessa; trattasi
di rocce intagliate
faticosamente a mano su alcune spiovenze
naturali delle rocce circostanti.
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Vista
sulla strada nella sottostante piana di San Nicolao
(TOP) |
La vista che si ha affacciandosi dalla
guardiola verso lo scosceso sperone roccioso a strapiombo sulla
pana San Nicolao.
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Vedi anche
questi album:
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