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La colombaia sullo
scollinamento della "Brunetta" a Nord di Susa |
La colombaia, è un edificio a pianta rettangolare con 2 piani
fuori terra, realizzato nell'ottocento.
L'opera militare ormai abbandonata ed inutilizzata dagli anni '70
si trova sulle alture dell'area a Nord di
Susa su cui era edificato
il mastodontico forte della Brunetta, distrutto a fine '700 per volere
di
Napoleone a seguito dell'armistizio di Cherasco che impose la distruzione di molte opere sabaude.
L'edificio contenente i servizi ed alcuni magazzini, era
organizzato per l'allevamento e l'utilizzo dei
piccioni viaggiatori per le comunicazioni militari durante
le azioni di guerra.
Alle spalle della struttura si possono ancora riconoscere alcuni resti
dell'antico forte Santa Maria.
La zona (in parte militare),
era raggiungibile da via Brunetta nei pressi della caserma dei
pompieri
tramite una sterrata (ora chiusa al traffico) che in poche
centinaia di metri raggiunge l'opera.
La struttura, situata in posizione panoramica e dominante nei
confronti di
Susa, è attualmente
abbandonata ed inagibile, se ne sconsiglia la visita, inoltre nei
suoi pressi si trovano parecchie zone
pericolose per il visitatore, per il rischio di crolli nelle rovine
adiacenti, e per la presenza dei bunker
circostanti celati nel terreno.
All’inizio delle ostilità
contro la Francia vennero realizzate sulle Alpi occidentali 16
colombaie di cui sette fisse e nove mobili.
Durante le operazioni
sperimentali la divisione alpina Taurinense, utilizzò 60 colombi
per spedire alcuni messaggi,
di questi 52 rientrarono
con il messaggio alla propria colombaia.
Le prove effettuate dal
Genio con i volatili dimostrarono la loro affidabilità anche in
condizioni climatiche sfavorevoli;
soltanto il suolo innevato
poteva creare disorientamento
ed impedire il ritorno alla colombaia di origine.
Anche il freddo
intenso poteva causare delle perdite trai i piccioni, ma il
servizio veniva assicurato inviando un maggior
numero di volatili
per portare a destinazione lo stesso dispaccio.
Nell’esercito italiano era d’uso scrivere il messaggio
cifrato su strisce di carta di seta pesanti un grammo e inserite
in tubetti di
penna d’oca legate al timone
dei piccioni. Un messaggio poteva contenere fino ad un milione di
parole.
Dal fronte, per maggior
sicurezza, ogni messaggio veniva trasmesso con tre piccioni ad
intervalli di mezz’ora l’uno dall’altro.
Il trasporto dei volatili veniva effettuato con colombaie
mobili suddivise in gabbie singole recanti all’esterno le
caratteristiche dei
singoli volatili. I
volatili erano separati per colombaia e per sesso, in modo da
impedire errori nella trasmissione della posta ed
evitare accoppiamenti o
che si affezionassero a luoghi diversi dalla colombaia di origine.
L’intero servizio
colombofilo militare italiano si dissolse o venne distrutto dopo
l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943;
quei difficili momenti sono
testimoniati dai testi degli ultimi messaggi recapitati dai
piccioni.
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Panoramica a 360° dal tetto della
"Colombaia"
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L'opera
così come si presenta all'esterno |
La colombaia con alcuni resti
del forte Brunetta |
Salendo verso la struttura |
Rovine del cancello d'accesso
all'opera |
Salendo a piedi verso la
struttura |
Vista della Colombaia dal
muretto a secco |
L'edificio visto da Sud
guardando da Susa |
Accesso al cortile tramite il
portone |
Il lavatoio, l'acqua era in
arrivo da Giaglione |
Facciata Sud dell'edificio |
Una breccia nel muro permette
l'accesso |
L'opera al suo
interno |
Scale di accesso all'interno
dell'opera |
Finestra nelle scale con la
vista su Susa |
Porta sul balcone nel cortile
interno |
Ruderi del forte Santa Maria |
Una delle colombaie per i
piccioni viaggiatori |
Una gabbia per i piccioni
viaggiatori |
Susa vista da una finestra verso
Sud |
Ruderi dell'adiacente forte
Santa Maria |
Un lavatoio in cortile nella
vegetazione |
Vista dell'opera dal lato Est |
Altra vista dell'opera dal lato
Est |
Una gabbia all'interno
dell'opera |
Locale infermeria n° 23 |
Magazzino granaglie per i
volatili |
2° ed ultimo piano dell'opera |
Ruderi del Santa Maria visti dal
tetto |
Sul terrazzino dell'opera |
Il solaio asportato con i vani
sottostanti |
Corridoio sottostante |
Le scale tra i vari piani della
struttura |
La vista
dal tetto della Colombaia |
Alcune rovine ad Est della
Colombaia |
Vista di Susa Stazione e
ospedale |
Altra vista di Susa verso Sud
Est |
Vista di Susa verso Sud |
Vista del centro storico di Susa |
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