Le
immagini:
La messa
La marcia
Onore ai caduti
Preparativi Battaglia
La caduta
Festa
La festa sull'Assietta tenutasi il 15 luglio 2007 con la messa e
la rievocazione storica della battaglia combattuta
il 19 Luglio 1747 nel pianoro a quota m. 2566.
Questa battaglia fu un episodio della guerra di successione
austriaca dove il comandante Cav. Bellisle forte
di circa 40.000 uomini e 7 pezzi di artiglieria
attaccò i 7000
uomini degli schieramenti piemontesi.
I figuranti in divisa d'epoca al termine della messa e l'Onore ai
caduti, rievocano le gesta dei Granatieri di
Sardegna che difesero con tenacia il confine dall'attacco francese sulla ridotta dell'Assietta.
La manifestazione si conclude allegramente tutti assieme a pranzo
davanti alla casa cantoniera a fianco del ridente
laghetto.
19 Luglio 1747
La colonna di
destra al comando del Maresciallo Villemur, con 14 battaglioni,
doveva attaccare il Grand
Serin e
proseguì la marcia per portarsi a distanza d'assalto; la colonna
di sinistra del generale Mailly,
forte di 9
battaglioni, doveva attaccare i trinceramenti di Riobacon e del
pianoro del colle; quella
centrale, agli
ordini del Maresciallo d'Arnault, con 8 battaglioni, su due
sottocolonne, doveva attaccare
la ridotta
della Testa dell'Assietta.
Verso le 14 il Bellisle dette l'ordine d'attacco che iniziò con
vigore in ogni settore. Di fronte a tanto
ardimento fece riscontro la tenacia dei difensori che in alcuni
settori costrinse i Francesi a ritirarsi prima di
aver raggiunto le trincee. Solo l'indomani fu
possibile rendersi conto dell'accanimento della battaglia: circa
5.000 morti e feriti francesi tra i quali ben 7
generali, compreso il comandante in capo, 9 colonnelli e 430
ufficiali. Contenute, invece, le perdite
piemontesi: 77 caduti e una cinquantina di feriti.
L'entità delle perdite, non consentì ai Francesi di ritentare
l'attacco nei giorni successivi ed il 22 luglio
l'armata valicava le Alpi e rientrava in Francia, battuta dal
piccolo esercito Piemontese.
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Al
termine della marcia alla testa dell'Assietta i figuranti delle
diverse fazioni si posizionano sulla piccola cima dinnanzi al
monumento,
Granatieri, Austriaci, Valdesi, Francesi e pubblico tutti in un
attimo di silenzio per ricordare i caduti.
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